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La visita oculistica

La visita oculistica attualmente si avvale di pratiche diagnostiche tradizionali imprescindibili e di numerose metodiche di esame "hi-tech", non sempre necessarie se non come indispensabile strumento di indagine in varie patologie. Quello che spesso ci aspettiamo da una visita culistica è una prescrizione di occhiali. Questo sicuramente è importante, ma esistono, nell'ambito di una valida visita oculistica, valutazioni a carico delle varie strutture oculari che possono mettere in evidenza delle patologie in stadi iniziali che non danno segnali sintomatologicamente evidenti. Esistono pertanto delle importanti scadenze e periodicità in cui ci sentiamo di congliare un controllo.

Una prima valutazione normalmente viene eseguita presso la struttura ospedaliera nella prima settimana di vita.

Un controllo al 4° - 5° mese di vita con stimolazioni visive elementari onde valutare possibili squilibri della visione, la presenza di eventuali strabismi o di nistagmo, possibili alterazioni della lacrimazione. Succesivamente viene effettuato un controllo al primo anno di vita.

Verso i 3 - 4 anni il bambino comincia ad avere un livello collaborativo sufficiente ad evidenziare strabismi latenti, differenze di visione tra i due occhi e presenza di ambliopie (popolarmente "occhio pigro").

Un altro momento essenziale di controllo è verso i 6 anni, all'inizio del percorso scolare. In questa fase, in cui gli stimoli visivi hanno sempre maggiore impatto nella quotidianità, è essenziale diagnosticare la presenza di eventuali difetti refrattivi che possano essere validamente corretti. Da questa età fino al termine dello sviluppo oculare, verso i 20 anni, la periodicità dei controlli va individuata in base alla presenza o meno di difetti di vista.

Successivamente fin ai 40 anni, in assenza di evidenti disturbi, un controllo ogni 4 - 5 anni può essere sufficiente.

Dai 40 anni in poi la comparsa della presbiopia e la maggiore possibilità di insorgenza di patologie come il glaucoma, consiglia controlli leggermente più frequenti.

Soprattutto dopo i 50 - 55 anni anche la possibilità di insorgenza di patologie come la cataratta e possibili maculopatie, suggerisce l'opportunità di una regolarità nei controlli.

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